Son o passati mesi e mesi dalla mia ultima apparizione nel blog.
Nel frattempo ho iniziato a lavorare come insegnante in una scuola media, il Bologna è salito in serie A, c'è stata l'estate più calda dal 1312, ho visitato la Sicilia, ho affinato la tecnica dell'antica arte dello sbarazzino.
Ma ho anche molto disegnato, e quando avrò tempo ma soprattutto il materiale sottoforma di file, vi vorrò mostrare qualcosa.
In questo periodo però ho anche collaborato con un'autrice che per me è sempre stata piuttosto importante.
Si chiama Sara Colaone, e per me è stata soprattutto la mia prima insegnate di disegno all'interno dell'Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Il motivo che ci ha riuniti è una mostra, che a breve inaugurerà a Pieve di Cento, su un libro che nel 2013 ha vinto il premio Micheluzzi come miglior fumetto al Napoli Comicon.
Io ho 'curato', se così si può dire, parte dell'organizzazione.
E sono contento.
Perché lei è una grande disegnatrice.
Una grande professionista.
E il fumetto è una gran fumetto.
Perché il libro, In Italia sono tutti maschi, parla di come, durante il fascismo, vennero letteralmente deportati alcuni omosessuali. Mandati al confino nelle Tremiti.
E occasioni del genere aiutano.
A ricordare.
Sempre per quell'antico e saggio adagio, che è vietato dimenticare quel che è stato per evitare che si ripeta nel futuro.
Vi aspetto lì!
Un abbraccione, ammazzacaffè!
Nessun commento:
Posta un commento