martedì 8 febbraio 2011

long road to BILBOLBUL, Marco Tabilio

Come buona tradizione eccoci di nuovo qui, al consueto appuntamento con la lunga strada verso il Bilbolbul.
E' un martedì piuttosto ventoso in questo di Amburgo. Il vento si è portato via le mie belle tonsille, che ora paiono due bellissime cocomere.
Senza i semini dentro però.
E' anche un martedì di soddisfazioni però! Gli aficionados ricorderanno il post in cui parlavo della mia animazione per il corso di Stefano Ricci.
Beh, oggi ho finalmente spezzato il pennello, al termine dell'ultimo e cinquecentoquarantesimo fotogramma!
Dopo tanto tribolo e pazienza, nonchè birra di accompagnamento, domani, dopo il montaggio verrà alla luce il mio pargolo, di cui il titolo provvisorio è "Unduetrè".

Questo, oltre perchè sto godendo come un porcello, lo dico perchè non pensiate che me ne stia qui con le mani in mano, a farmi bello con le illustrazioni di amici illustratori schiavizzati e, ovviamente, non pagati!

Dopo il solito consiglio per i ritardatari, di andarsi a rileggere i post vecchi, signori questa è una golden puntata per l'ammazzacaffè.
Oggi abbiamo a che fare con un fumettistanonchèillustratorenonchèscrittorenonchèsuonatoredifisarmonica.

Signori e bamboline, ci presenta il suo personal ammazzacaffè,

MARCO TABILIO





Di gran carriera ecco arrivare nella galleria dei matacafè, questo materico e trentinico personaggio.
Oggi me lo godo proprio questo post, e vi dirò anche il perchè. Marco Tabilio detto Marco Tabilio è mio compagno di ventura qui ad Amburgo. Dai primi di settembre. Rimarrà qui ancora un semestre mentre io sono in procinto di tornare.
Marco l'ho praticamente conosciuto davvero qui. Con lui sono andato in canoa, fatto passeggiate, bevuto vino, giocato a dadi sul mare del Nord, sul lago e su tutti i tavoli di Amburgo, preso la metro, ballato, cantato, disegnato, fantasticato, progettato, perso tempo davanti al computer. Abbiamo bevuto la birra durante il derby, abbiamo giocato a biliardino e abbiamo preparato pasta italiana per ospiti tedeschi.
Ho conosciuto uno che assomiglia a quello che scrive, a quello che disegna. Dice, il suo è un mondo popolato di preti ubriaconi, ladri, lanzichenecchi, bastardi, giocatori e  bevitori.
E non mi meraviglierei di trovarlo in quel mondo a suonare la sua fisarmonica.
Tra l'altro è 'materico' come le sue illustrazioni, i suoi fumetti. Il suo pennello lo ha affinato negli anni, ha scoperto il piacere di dipingere e lo sa fare molto bene.
Io adoro il modo in cui disegna perchè lo senti, lo senti sotto le dita. se tocchi una sua illustrazione diobono è come se stessi tenendo in mano quel fucile dipinto, quel bicchiere di vino, quella fisa (per gli argilesi, sto parlando di strumento musicale).

Marco è davvero un grande illustratore, dai colori terra e pastello. Gliei vedi addosso, ai suoi vestiti. Se indossa qualcosa di rosso, per dire, vuol dire che proprio le maglie marroni le ha finite.
Scelta obbligata.
Si sta specializzando tra l'altro con il computer, la produzione di video è già affermata realtà, oltre che smodata passione.
Da poco inoltre è critico per Lo Straniero, rivista curata da Goffredo Fofi ( rileggere da capo la riga, please). Articoli suoi sono comparsi anche su Hamelin.


Insomma, più che dirvi di andare sul suo blog a scoprire il suo mondo e di godervi questa bellissima illustrazione non so cosa dirvi, caro affamato popolo viola, rosso, bleu.

Io a Marco ci voglio un gran bene, e spero di riuscire, come ci stiamo promettendo da un pò, a cantare per strada con lui, mentre suona la sua fisarmonica.
Magari canzonacce, magari popolari, magari allegri ma non troppo.

Dai Marco, entriamo in quel bar. Ci ho visto entrare un prete un pò ubriaco.
Andiamo a confessarci.


Il blog di Marco!
http://www.marcotabilio.jimdo.com/

1 commento:

  1. gran bei lavori! fai i complimenti a Marco da parte mia! Battery Low è geniale!

    Ciaooo!

    Zoe

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