mercoledì 7 maggio 2014

Aspettando, aspettando il vento.

Amici!

Giubilo e gioia!
Dall'alto dei miei neo 27 anni, mi faccio il regalo più bello.
E se avete un pò di pazienza di leggere, vi spiego meglio in che cosa consiste.

Partiamo dalla Puglia.
C'è un bellissimo mare, in Puglia.
C'è un bellissimo posto, in provincia di Brindisi, che si chiama TORRE GUACETO.
Torre Guaceto è una cosa difficile da spiegare per uno come me che il mare lo vede solo,
e forse, in estate.
Se già la conoscete potrete correggermi, io intanto ci provo.

Da Serranova, un piccolo centro abitato costruito nell'entroterra rosso mattone, parte un'immensa cascata di ulivi che scende verso il mare.
Qui inizia un canneto fitto e vivissimo, per la quantità di rumori e versi e canti di uccelli che ci puoi ascoltare dentro.
Questo canneto, che nasconde diverse paludi, ad un certo punto si interrompe davanti al mare.
Un mare bianco.
Una luce bianca.
Una bellissima torre aragonese, bianca pure lei, protegge questo meraviglioso ecosistema.



Una parte di quello che ho provato a descrivervi qui sopra.


Un anno fa mi recai con mio papà proprio a Torre Guaceto.
Qui un piccolo refresh, per voi comprensibilmente smemorati ospiti del blog!

In questa meravigliosa cornice è nato un fumetto.

Il fumetto è l'esatta trasposizione di uno spettacolo teatrale per ragazzi.
Lo spettacolo si chiama ASPETTANDO IL VENTO, ed è stato scritto da Francesco Niccolini e Luigi D'Elia della compagnia teatrale Thalassia.
Ai miei affezionati, il primo nome dirà sicuramente qualcosa. È infatti Francesco che scrisse per me il beccogialliano Enrico Mattei, che sancì il mio debutto nel mondo del fumetto.
Luigi è invece l'attore che interpreta da solo, per quasi sessanta minuti, l'intero spettacolo.
È un attore bravissimo, un grande artista e un sincero amante della natura.




Francesco, Luigi, Simone, Torre Guaceto.


E qui entro in gioco io.
La primavera scorsa Francesco mi chiede infatti di disegnare la storia. Che è una storia bellissima.

I protagonisti sono tre bambini.
Caterina, Arturo e Andrea.

Ma loro li conosceremo più avanti.

Ci sono poi altre migliaia di protagonisti. E sono gli abitanti della palude, nascosta nel canneto.
Migliaia e migliaia di uccelli migratori che scelgono ogni anno, due volte all'anno, Torre Guaceto per riposarsi durante le rotte migratorie verso/da l'Africa.




Il mio papà gli animali li caccia così.



Iniziò così, nel maggio 2013, la lavorazione del libro.
Insieme a Francesco e Luigi, iniziammo a stendere la sceneggiatura e lo storyboard di quello che sarebbe diventato un fumetto di 85 pagine.
La lavorazione, per questioni geografiche, è poi continuata via mail e nelle rare occasioni in cui abbiamo potuto incontrarci, in giro per l'Italia.




Francesco (a destra), impartisce gli ordini a me e Luigi (nel mezzo).
Qui siamo nella casa pugliese di Francesco, che mi ha ospitato lo scorso maggio. 



Uno dei motivi principali per cui ho accettato la proposta di Francesco sono le tematiche, che la compongono.
Innanzitutto è rivolta anche ad un pubblico più giovane. E poi parla di natura.
È una storia verde, ambientata dentro la natura, piena di biciclette e di animali.





Quel gran genio di Luigi recita per pochi fortunati, all'ombra di un 
vecchio e gigante albero di fico, 'Aspettando il vento' in anteprima.



Della storia avrò modo di parlarvi certamente più avanti.
Oggi volevo solamente mostrarvi questa.
Che è la copertina del libro.
E chi disegna i fumetti sa benissimo cosa si prova quando si finisce un libro.
All'inizio credi di aver terminato un percorso.
E poi ti accorgi che in realtà e appena cominciato.

Allora come fanno Caterina, Arturo e Andrea inforco la bicicletta e pedalo.
Pedalo velocissimo.

Statemi dietro che vi porto a vedere delle cose bellissime.




La copertina ufficiale di 
ASPETTANDO IL VENTO. Una fiaba verso Sud.



Il fumetto debutterà insieme allo spettacolo teatrale il 17 maggio, a Bari.
Sarà pubblicato dalla casa editrice BeccoGiallo.


E io sono praticamente felice.




Tutte le foto sono copyright di Paolo Cortesi.


3 commenti:

  1. Ah! ma che bravo Simone!! che bello! e che auguri che il 1 maggio me li son dimenticati! :)
    complimentoni! yuhu per te!
    ciao!
    Monica

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