lunedì 26 gennaio 2015

Scotch, cornici, chiodini.

Cari amici de L'ammazzacaffè!
Scrivo finché è gennaio per concedervi gli ultimi di giorni di ricerca.
Ma come di che cosa.

De La Falla!
La Falla è il nuovo almanacco mensile e gratuito del Cassero LGBT Center.

A dicembre è uscito il numero zero, illustrato da Flavia Biondi, che fumettista lo è pure, e pure talentuosa.
A gennaio è uscito appunto il numero uno.
E gli amici del Cassero mi hanno appunto chiesto di illustrarne un articolo.






Dal profilo FB de La Falla:

"La Falla è il nuovo mensile del Cassero LGBT di Bologna, in quest’unica - ma fittissima - pagina ci sono le nostre storie, il nostro presente e alcuni modi in cui guardiamo al futuro. C’è un po’ del nostro punto di vista, i nostri scambi di esperienze, le nostre polarità messe a nudo. Ci sono le cose che succederanno al Cassero nelle prossime settimane, scandite nella forma antica e infallibile del calendario, ma anche gli spazi in cui tener vivo il senso della comunità e i pensieri che la animano."

È un formato piuttosto particolare perché trattasi di A1 piegato più e più volte fino a diventare un quasi tascabile!
I più arguti di voi avranno intuito che aprendolo tutto potrete trovarci, su un lato, un poster completamente disegnato.
E completamente appendibile.
Ma anche completamente gratuito.
Vi lascio qualche vignetta che troverete nel poster.
E all'intervista che il buon Andrea Cioschi mi ha fatto in qualità di 'illustratore del mese'.









Apriamo le danze, in senso letterale: raccontaci come mai hai scelto la metafora del tango per il poster del numero 1 de La Falla.

Ho scelto il tango perché possiede tutte le caratteristiche di una relazione sentimentale. È lento, ma anche frenetico. È passionale, silenzioso, elegante, a volte maleducato. È un fidanzamento, ma anche un piccolo tradimento.

E i volti dei due ragazzi che ballano non sono mai visibili...

Quella è una scelta ben precisa. Partendo dall'articolo di Nicola Riva sulla visibilità, ho pensato di celare i volti dei due ballerini. Come monito: che non diventi una danza nascosta, impaurita, fredda, ma che si balli all'aperto, dove c'è il sole. Che è poi quello che scalda tutte le cose.








Un poster composto da nove riquadri: hai preferito una narrazione rispetto a un'unica grande immagine?

Sì, e credo che sia dovuto al legame che ho nei confronti del fumetto, molto più forte rispetto a quello con l'illustrazione. Inizialmente pensavo ad un'unica immagine, ma non trovavo quella più significativa. Allora le ho messe tutte!

Se sei etero o nero non lo devi dire a tua madre, cosa ne pensi del coming out?

Credo sia l'unica soluzione per far vacillare i pregiudizi delle persone. Un momento fondamentale.

In passato hai realizzato una bellissima immagine sul tema dell'omofobia per CHEAP, che cos'è per te l'omofobia?

Ho trovato una bella frase su internet a proposito dell'omofobia. Dice che l'omofobia non è paura di qualcosa di diverso. Ma è la paura che quel 'diverso' ti possa piacere.







Una volta hai detto che baciarsi è la seconda cosa più bella al mondo. E la prima invece?

Baggio con la maglia del Bologna addosso. No, scherzo. Quella è la terza.

Dì la verità: da 1 a 100 quanto ti piacerebbe essere gay?

Una cosa alla volta, sto ancora cercando la morosa!



Se volete vederlo composto, ma soprattutto appenderlo e coprire le crepe delle vostre case da fuorisede, cercatevelo!

La Falla la trovate al Cassero, in Sala Borsa, alla Coop Ambasciatori, da Zazie, allo ZOO Caffè, da Senape e in mille altri posti in giro per Bologna!
La cosa bella è che per trovarlo dovete proprio girare per Bologna.

E quando c'è Bologna di mezzo, difficilmente si sbaglia.

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