sabato 16 aprile 2011

farewell BilBolBul, Chiara Di Vivona

Bentrovati cari amici cybernauti, pomodori, mozzarelle e crauti.
Son tornato.
Una lunghissima pausa per l'ammazzacaffè, che io sia perdonato dal dio dei file non salvati e delle mosche sullo schermo.
Stavo pensando di dover cambiare computer, magari prenderne uno bello fisso, con la mela mozza sopra.
Se ascolto De Andrè il computer si impalla. Forse non gli piace De Andrè.
Va beh.
Torniamo a noi! Una lunga pausa dettata dalla produzione di un sacco di robe cose disegni illustrazioni partecipazioni fumetti 3d e videogiochi.
Avrete tutto a tempo debito.
Devo ancora pubblicare un sacco di roba, sto accumulando cose e ho paura che non siano già più di moda quando lo farò.
Ho paura della moda.
Tu sei di moda?
Certamente lo è l'autrice dell'illustrazione di oggi.
A presentarci il suo hard boiled ammazzacaffè, signori e signore,

CHIARA DI VIVONA



Dopo questa pippobaudesca presentazione, eccomi a parlare di una cara amica, compagna di viaggio accademico e toscanaccia doc.
Chiara vive nel suo favoloso mondo di, ho avuto modo di vederla crescere nei tre anni passati insieme. Cresce insieme alla raffinatezza del suo acquerello, delle sue ecoline compagne di viaggio. Del suo pennino alle volte vannavinciano alle volte chiaradivivonesco.
Sa di cosa parla quando disegna. Una cosa che amo fare, e che trovo nel lavoro di Chiara, è attingere dalla propria vita, dal proprio portafogli l'esperienza, la veridicità delle cose che poi vengono impresse per sempre su un foglio.
Sa stare in bilico sulla corda che attraversa il burrone della malinconia. Una corda fatta alle volte di ironia, a volte di lacrime.
Illustrazioni coloratissime, spietato bianco e nero.
La potete trovare là, sotto il sole dell'Accademia di Bologna.
Andate da lei, presentatevi.
Il suo sorriso accompagnerà un "Piascère, 'hiara."
Il favoloso mondo di 'hiara.

Ecco il link, ecco Chiara.

http://chiaradivivona.blogspot.com/


Alla prossima, bastardi. E mi raccomando.
Siate alla moda.

2 commenti:

  1. Onoratissima, Simon! Delle parole così belle su di me non le direbbe neanche la mia mamma!

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  2. chiara ora te lo posso dire...io sono tua madre

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